vetrina turistica sulla regione Liguria, fotografie delle più belle località della riviera ligure
domenica 19 novembre 2023
Salone Nautico di Genova 2023
mercoledì 21 giugno 2023
Ricette liguri - Sgabei alla savonese
Gli sgabei alla savonese sono un piatto tradizionale della cucina ligure, originario della città di Savona.
L'uso degli sgabei si è poi diffuso nell'entroterra ligure, incluso Savona, dove sono diventati un piatto tipico della tradizione culinaria locale. Nel corso del tempo, la ricetta degli sgabei si è evoluta e sono state apportate alcune modifiche.
Gli sgabei alla savonese sono diversi dagli sgabei di altre zone della Liguria, come quelli di Genova, per esempio. La differenza principale sta nella forma e nella consistenza. Gli sgabei alla savonese sono solitamente tagliati a strisce o rettangoli e hanno una consistenza morbida e leggermente soffice all'interno, mentre quelli di altre zone possono essere più simili a frittelle o gnocchi.
Oggi, gli sgabei alla savonese sono considerati una specialità locale e sono spesso serviti come antipasto o accompagnamento durante i pasti. Vengono gustati caldi e possono essere accompagnati da una varietà di condimenti, come salumi, formaggi, salse o pesto genovese.
Gli sgabei alla savonese rappresentano quindi una parte importante della tradizione culinaria di Savona e della cultura ligure, portando con sé la storia e le radici di questa regione marittima.
500 g di farina 00
· 1 bustina di lievito di birra
· 1 cucchiaino di zucchero
· 1 cucchiaino di sale
· 300 ml di acqua tiepida
· Olio di semi di girasole per friggere
Preparazione:
1. In una ciotola, sciogli il lievito di birra in acqua tiepida con lo zucchero. Lascia riposare per circa 10 minuti finché si forma una schiuma sulla superficie.
2. In una ciotola più grande, mescola la farina e il sale. Aggiungi il lievito attivato e l'acqua. Mescola bene fino a ottenere un impasto liscio e omogeneo.
3. Copri l'impasto con un panno pulito e lascia lievitare in un luogo caldo per circa 1-2 ore, o finché raddoppia di volume.
4. Una volta lievitato, riscalda abbondante olio di semi di girasole in una pentola o in una friggitrice fino a raggiungere la temperatura di circa 180°C.
5. Prendi l'impasto e con le mani leggermente infarinate, stendilo su una superficie di lavoro fino ad ottenere uno spessore di circa mezzo centimetro.
6. Taglia l'impasto in rettangoli o strisce di circa 5-7 cm di lunghezza e 3 cm di larghezza.
7. Friggi gli sgabei pochi pezzi per volta nell'olio caldo fino a quando diventano dorati e croccanti. Scolali con una schiumarola e adagiali su un piatto foderato con carta assorbente per eliminare l'olio in eccesso.
8. Servi gli sgabei caldi come antipasto o accompagnamento. Possono essere gustati da soli o con accompagnamenti come salumi, formaggi, olio d'oliva, salsa di pomodoro o pesto genovese.
Gli sgabei alla savonese sono una delizia da gustare durante una visita a Savona o per ricreare un pezzo di tradizione ligure a casa tua. Buon appetito!
martedì 28 marzo 2023
Ricette liguri - la focaccia di Recco
La focaccia di Recco è una specialità culinaria originaria della cittadina di Recco, in provincia di Genova . Si tratta di una focaccia a base di pasta filante e sottile, farcita con formaggio fresco a pasta filata, chiamato prescinseua, simile alla mozzarella.
La sua storia risale almeno al XVI secolo, quando la ricetta fu creata dalle massaie locali, che impastavano il prescinseua con acqua, farina e olio per formare una sfoglia sottile e croccante, cuocendola poi nei forni a legna. Originariamente la focaccia di Recco era preparata solo in occasione di eventi speciali, come matrimoni e feste patronali.
Nel corso del tempo, la focaccia di Recco divenne sempre più popolare e si diffuse anche in altre regioni italiane, diventando un piatto rinomato e apprezzato in tutta Italia. Nel 2017 è stata riconosciuta come prodotto agroalimentare tradizionale italiano dal Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali.
Oggi la focaccia di Recco viene preparata da panifici e ristoranti in tutta Italia e all'estero, ma la sua ricetta originale è ancora custodita gelosamente dalle famiglie di Recco e dai loro discendenti, che continuano a tramandare l'arte della sua preparazione di generazione in generazione.
Ingredienti:
· 300 g di farina di semola rimacinata
· 300 g di stracchino fresco
· 50 g di burro
· 100 ml di acqua tiepida
· sale q.b.
1. Iniziate preparando l'impasto per la focaccia di Recco: setacciate la farina di semola in una ciotola e aggiungete un pizzico di sale. Se preferite una focaccia più morbida, potete sostituire una parte della farina di semola con farina 00 o farina per pizza.
2. Sciogliete il burro a bagnomaria o nel microonde e unitelo alla farina, mescolando bene con una forchetta.
3. Aggiungete l'acqua tiepida e mescolate con una forchetta fino a formare un impasto omogeneo. Se necessario, aggiungete un po' d'acqua o di farina per regolare la consistenza dell'impasto.
4. Trasferite l'impasto su una spianatoia infarinata e impastate energicamente per circa 10-15 minuti, fino a quando risulterà liscio ed elastico. Coprite l'impasto con un canovaccio umido e lasciatelo riposare per almeno 30 minuti a temperatura ambiente.
5. Nel frattempo, sbriciolate lo stracchino fresco con le mani in una ciotola, fino a renderlo ben sbriciolato e privo di grumi.
6. Riscaldate il forno a 250°C, in modalità ventilato se possibile.
7. Prendete l'impasto e dividetelo in due parti uguali. Con il matterello, stendete ogni parte di impasto su un piano infarinato, fino ad ottenere un disco molto sottile di circa 30 cm di diametro.
8. Trasferite il primo disco di pasta su una teglia da forno rivestita di carta da forno e distribuitevi sopra lo stracchino fresco sbriciolato, lasciando un bordo libero di circa 2 cm. Il segreto per una buona focaccia di Recco è di utilizzare stracchino fresco di alta qualità, con una consistenza cremosa ma non liquida.
9. Coprite il tutto con il secondo disco di pasta, sigillando bene i bordi. Bucherellate la superficie con i rebbi di una forchetta, in modo da permettere all'umidità di fuoriuscire durante la cottura.
10. Infornate la focaccia di Recco per circa 5-7 minuti, fino a quando risulterà dorata e croccante. La cottura della focaccia richiede molta attenzione, poiché la pasta è molto sottile e tende a cuocere molto rapidamente. Il tempo di cottura può variare in base alla potenza del vostro forno, alla quantità di stracchino utilizzato e alla consistenza dell'impasto.
11. Servite subito, tagliando la focaccia a fette con una rotella da pizza.
mercoledì 22 marzo 2023
10 cose da vedere a Genova
Genova è una città ricca di storia e cultura, situata nella regione della Liguria, nel nord-ovest dell'Italia. La città si estende tra il mare e le colline e offre una vasta gamma di attrazioni turistiche, dalle sue famose chiese e palazzi storici alle sue strette stradine del centro storico, passando per il Porto Antico rinnovato di recente e il famoso Acquario. In questo articolo, esploreremo 10 delle attrazioni più popolari di Genova, raccomandate per tutti i visitatori.
La ristrutturazione del Porto Antico di Genova è stata progettata dall'architetto italiano Renzo Piano negli anni '90. Il progetto ha trasformato l'antico porto in un moderno centro culturale e turistico.
Il design di Piano si concentra sull'integrazione del porto con la città circostante. Il porto è stato riorganizzato per creare un lungomare pedonale con una vista panoramica sul mare e sulla città.
Oggi, il Porto Antico di Genova è una meta molto popolare sia per i residenti che per i turisti. Presenta una vasta gamma di attrazioni, tra cui l'Acquario di Genova, il Galata Museo del Mare, il Bigo panoramico, la Biosfera e la Città dei Bambini.
La facciata della cattedrale è caratterizzata da un maestoso portale in marmo bianco e nero, sormontato da una grande rosa a sei punte. L'interno è a tre navate, con colonne in marmo che dividono gli spazi. La cattedrale è famosa per le sue opere d'arte, tra cui il Crocifisso di Andrea Sansovino e le tele di Luca Cambiaso.
Una delle parti più interessanti della cattedrale è la cripta, accessibile dal lato sinistro dell'altare maggiore, dove si possono ammirare i resti di antiche basiliche paleocristiane risalenti al V e VI secolo. Altri punti salienti includono la cappella di San Giovanni Battista, la cappella di San Lorenzo e la cappella del Sacramento.
La Cattedrale di San Lorenzo è una delle attrazioni più importanti di Genova ed è visitata ogni anno da migliaia di turisti e pellegrini provenienti da tutto il mondo.
Il complesso di palazzi dei Rolli è stato dichiarato patrimonio dell'umanità dall'UNESCO nel 2006 e rappresenta un esempio eccezionale dell'architettura civile della città di Genova.
Tra i palazzi più noti del complesso si possono citare il Palazzo Podestà, il Palazzo della Prefettura, il Palazzo Rosso, il Palazzo Bianco, il Palazzo Doria Tursi e il Palazzo Reale. Ogni palazzo è caratterizzato da una facciata monumentale, con ornamenti barocchi, affreschi, stucchi e dipinti.
Il Palazzo dei Rolli è una delle attrazioni più importanti di Genova ed è visitato ogni anno da numerosi turisti e appassionati di storia e architettura. Grazie alla sua importanza storica e culturale, il complesso dei palazzi è spesso utilizzato per ospitare mostre, eventi e manifestazioni culturali.
via Garibaldi è nota per i suoi palazzi storici, molti dei quali risalgono al XVI secolo. I palazzi furono costruiti in stile rinascimentale e barocco, e furono utilizzati come residenze private dai mercanti genovesi. Tra i palazzi più famosi si possono citare il Palazzo Rosso, il Palazzo Bianco e il Palazzo Doria Tursi.
Oggi, molti dei palazzi di via Garibaldi sono aperti al pubblico come musei o gallerie d'arte. Il Palazzo Rosso, ad esempio, ospita una collezione di opere d'arte italiane ed europee dal XV al XVIII secolo, mentre il Palazzo Bianco è famoso per la sua collezione di dipinti fiamminghi e olandesi. Il Palazzo Doria Tursi, invece, ospita la sede del comune di Genova e una vasta collezione di strumenti musicali antichi.
via Garibaldi è una delle strade più suggestive di Genova e offre ai visitatori la possibilità di immergersi nell'atmosfera storica della città. La strada è stata dichiarata patrimonio dell'umanità dall'UNESCO nel 2006, insieme al Palazzo dei Rolli, come esempio eccezionale dell'architettura civile della città di Genova.
Il museo è diviso in diversi percorsi espositivi, che permettono ai visitatori di scoprire la storia di Genova e dei suoi personaggi più illustri, come i Dogi e i Savoia. Tra le opere più importanti presenti nel museo si possono citare i dipinti di Luca Giordano, Giovan Battista Carlone, Orazio Gentileschi e Bernardo Strozzi. Inoltre, il museo ospita anche una vasta collezione di porcellane, tra cui alcune opere realizzate dalla Manifattura di Capodimonte.
Uno dei punti salienti del museo è la Sala del Trono, con il suo soffitto affrescato e il trono settecentesco dei Savoia. Altri spazi degni di nota includono la Sala delle Udienze, la Sala degli Specchi, la Sala del Camino e la Sala delle Stagioni.
Il Museo di Palazzo Reale è una delle attrazioni culturali più importanti di Genova ed è visitato ogni anno da numerosi turisti e appassionati di arte e storia. Grazie alla vastità della sua collezione, il museo offre ai visitatori una visione completa della storia e della cultura della città di Genova.
Il MAO è dedicato all'arte e alla cultura dell'Asia, e in particolare della Cina, del Giappone e dell'India. Il museo è diviso in diverse sezioni, ognuna delle quali presenta una vasta gamma di opere d'arte, oggetti e manufatti di grande valore storico e culturale.
Tra le sezioni più interessanti del museo c'è quella dedicata all'arte cinese, che presenta una vasta collezione di oggetti e manufatti risalenti a diverse epoche storiche. In questa sezione si possono ammirare antiche ceramiche, dipinti su seta e pergamena, e oggetti di uso quotidiano come pentole, utensili da cucina e strumenti agricoli.
La sezione giapponese del museo presenta invece una vasta collezione di oggetti d'arte, tra cui dipinti su carta e seta, antiche armi e armature samurai, e oggetti di ceramica e porcellana.
Infine, la sezione indiana del museo presenta una vasta gamma di opere d'arte, tra cui sculture in pietra e bronzo, manoscritti antichi, dipinti su seta e pergamena, e tessuti decorati.
l'Acquario è diviso in diverse sezioni tematiche che ospitano oltre 15000 animali di oltre 400 specie diverse, tra cui delfini, squali, pinguini e pesci tropicali.
L'Acquario di Genova offre ai visitatori la possibilità di immergersi in un mondo sottomarino, con la presenza di specie rare e spettacolari come i delfini, le orche, le tartarughe marine e gli squali. Il percorso espositivo si snoda attraverso una serie di vasche e acquari tematici, come il padiglione delle meduse, la grande barriera corallina, il tunnel sottomarino, la vasca delle foche e la vasca dei pinguini.
Inoltre, l'Acquario di Genova ha anche un importante ruolo nella conservazione delle specie marine e della biodiversità. Il centro di ricerca dell'acquario si occupa di studiare e monitorare le specie ospitate nell'acquario, con l'obiettivo di promuovere la conoscenza e la salvaguardia degli ecosistemi marini.
L'Acquario di Genova è una delle attrazioni più visitate della città e offre ai visitatori un'esperienza unica e emozionante, soprattutto per i più piccoli. Con la sua vasta collezione di specie marine e la sua attenzione per la ricerca e la conservazione, l'acquario rappresenta un importante punto di riferimento per la cultura e la scienza del mare.
Il percorso espositivo si snoda attraverso diverse sezioni tematiche, che permettono ai visitatori di scoprire la storia della navigazione, della pesca, dell'industria marittima e della vita a bordo delle navi. Tra le sezioni più interessanti del museo si possono citare la ricostruzione di una nave mercantile del XVIII secolo, la sala delle macchine, la sala dei motori e la mostra sui sommergibili.
Il Museo Galata del Mare è inoltre dotato di una sezione dedicata ai bambini, con attività e laboratori didattici che permettono ai più piccoli di imparare in modo divertente e interattivo. Il museo organizza inoltre visite guidate, eventi e mostre temporanee sulla storia e la cultura del mare.
Il percorso espositivo del Castello d'Albertis offre ai visitatori una vasta collezione di oggetti provenienti da tutto il mondo, raccolti dal d'Albertis durante i suoi viaggi intorno al globo. Tra gli oggetti esposti ci sono reperti archeologici, strumenti di navigazione, mappe, documenti e fotografie, che testimoniano la vita e le culture delle popolazioni indigene di Asia, Africa, Oceania e America.
Il castello è inoltre arricchito da una vasta biblioteca, che contiene numerosi testi e documenti storici sulle esplorazioni, sulla navigazione e sulla cultura del mare. All'interno del castello si trova anche un giardino botanico, con una vasta collezione di piante esotiche e tropicali provenienti da tutto il mondo.
Il Castello d'Albertis è una delle attrazioni più interessanti di Genova, sia per la sua architettura storica sia per la sua vasta collezione di oggetti e documenti provenienti da tutto il mondo. Il museo è visitabile tutti i giorni, tranne il martedì, e organizza inoltre visite guidate e laboratori didattici per i più piccoli.
La Passeggiata Anita Garibaldi è caratterizzata dalla presenza di numerosi giardini, parchi pubblici e monumenti storici. Tra le principali attrazioni della passeggiata si possono citare la Villa Grimaldi-Fassio, la Villa Saluzzo Bombrini, il Parco di Nervi e il Castello Mackenzie.
La passeggiata è molto frequentata dagli abitanti di Genova e dai turisti, che possono godere di una splendida vista panoramica sul mare e sulle colline circostanti. Il percorso della passeggiata è inoltre accessibile a piedi, in bicicletta o in scooter elettrico, rendendola una meta ideale per una piacevole passeggiata all'aria aperta.
In sintesi, Genova offre una vasta gamma di attrazioni turistiche che soddisfano i gusti di tutti i visitatori. La città è ricca di storia e cultura, e il suo patrimonio architettonico e artistico è davvero unico. Chiunque visiti Genova non dovrebbe perdere l'occasione di esplorare il suo centro storico, visitare il porto antico, ammirare i palazzi nobiliari e visitare i numerosi musei e attrazioni.
lunedì 27 febbraio 2023
Fortezza del Priamar
La storia della Fortezza del Priamar ha le sue origini nel XVI secolo, quando il Ducato di Savoia decise di costruire un complesso fortificato per difendere la città dagli attacchi dei pirati. La costruzione della fortezza fu affidata all'architetto militare genovese Giovanni Maria Olgiati e iniziò nel 1542.
La Fortezza del Priamar fu costruita su un promontorio roccioso che domina il porto di Savona. La sua posizione strategica ne fece una importante base militare e un punto di riferimento per la difesa della città. La fortezza si estende su un'area di circa 30.000 metri quadrati ed è caratterizzata da mura spesse e torri di difesa.
Tra le torri principali della Fortezza del Priamar si possono citare la Torre del Popolo, la Torre dei Cavalieri, la Torre del Comando e la Torre della Polveriera. Ogni torre aveva una specifica funzione difensiva e costituiva un importante punto di osservazione per la sorveglianza del territorio circostante.
Nel corso dei secoli, la Fortezza del Priamar subì diversi interventi di ristrutturazione e ampliamento. Nel XVIII secolo furono costruite nuove caserme e magazzini per le truppe, mentre nel XIX secolo furono aggiunti i bastioni perimetrali e i fossati.
Dopo la sua funzione militare, la Fortezza del Priamar ha ospitato varie istituzioni, tra cui un ospedale e un carcere. Attualmente, è utilizzata come centro culturale e ospita mostre, concerti e spettacoli teatrali.
La Fortezza del Priamar rappresenta un importante esempio di architettura militare rinascimentale in Italia. La sua struttura è stata progettata per resistere agli attacchi e garantire la sicurezza della città di Savona. La fortezza è stata realizzata con materiali di alta qualità, come la pietra calcarea, il marmo e il tufo, che ne garantiscono la solidità e la resistenza alle intemperie e ai possibili attacchi.
La muratura della Fortezza del Priamar è stata realizzata con la tecnica del filaretto, una tecnica di costruzione in cui le pietre vengono tagliate in modo da adattarsi perfettamente tra loro. Questa tecnica conferisce alle mura della fortezza una maggiore resistenza e solidità.
La Fortezza del Priamar è stata costruita in modo da garantire una difesa a più livelli. Oltre alle mura spesse e alle torri di difesa, la fortezza era dotata di un sistema di fossati e ponti levatoi, che rendevano difficile l'accesso al complesso fortificato.
La Fortezza del Priamar rappresenta una delle principali attrazioni turistiche della città di Savona e della regione della Liguria. Visitare la fortezza permette di immergersi nella storia della regione e di ammirare la maestosità dell'architettura militare rinascimentale italiana.
Oltre alle visite guidate, la Fortezza del Priamar ospita anche mostre ed eventi culturali di vario genere. Tra le mostre ospitate dalla fortezza si possono citare quelle dedicate all'arte contemporanea, alla storia della città di Savona e alla cultura ligure.
Inoltre, la Fortezza del Priamar è stata anche scelta come location per alcune produzioni cinematografiche. Tra i film girati nella fortezza si possono citare "Il Gattopardo" di Luchino Visconti e "Il Cartello" di Ridley Scott.
Oltre alla sua importanza storica e culturale, la Fortezza del Priamar rappresenta anche un importante patrimonio ambientale. La sua posizione sulla costa ligure offre una vista panoramica sul mare e sui paesaggi circostanti, rendendola una meta ideale per gli amanti della natura e delle passeggiate all'aria aperta.
In conclusione, la Fortezza del Priamar rappresenta un importante simbolo della storia e della cultura della regione della Liguria. La sua imponente struttura, la sua posizione strategica e i suoi materiali di alta qualità ne fanno un esempio significativo di architettura militare rinascimentale italiana. La fortezza rappresenta una meta ideale per chi vuole immergersi nella storia e nella cultura della regione, e offre una vista panoramica spettacolare sulla costa ligure.
venerdì 17 febbraio 2023
Storia di Savona
La città di Savona si trova sulla costa della Liguria, una
regione del nord-ovest dell'Italia. La città ha origini antiche che risalgono
all'epoca preistorica, quando la regione era abitata da tribù di Liguri, un
antico popolo indoeuropeo. Nel corso dei secoli, la Liguria è stata conquistata
da diversi popoli, tra cui i Romani, i Bizantini e i Longobardi.
L'origine del nome "Savona" non è completamente
chiara e non esiste un'ipotesi accettata universalmente. Tuttavia, ci sono
alcune teorie che cercano di spiegare l'etimologia del nome.
Secondo una delle teorie più diffuse, il nome
"Savona" deriverebbe dal termine latino "Sabaudia", che
indicava la zona della Liguria dove vivevano i Sabaudi, una popolazione celtica
che si insediò nella regione in epoca antica. In particolare, si pensa che il
nome "Sabaudia" derivi dal termine celtico "sabauda", che
significa "luogo delle piante di betulla".
Un'altra teoria, meno accreditata ma comunque presente,
ipotizza invece che il nome "Savona" derivi dal termine latino
"sabulum", che significa "ghiaia". Secondo questa ipotesi,
il nome farebbe riferimento alla posizione della città, che si trova sulla riva
del mare e sarebbe stata costruita su una zona ricca di ghiaia.
Durante l'epoca romana, Savona fu un importante porto per il commercio di grano e altri prodotti. La città era situata sulla Via Aemilia Scauri, una delle principali vie di comunicazione dell'epoca romana, che collegava il porto di Savona con altre importanti città della regione come Genova, Piacenza e Roma.
Dopo la caduta dell'Impero Romano d'Occidente, la città di
Savona fu conquistata dai Goti e poi dai Bizantini, che la utilizzarono come
base per le loro flotte navali. Nel IX secolo, la città passò sotto il
controllo dei Longobardi e poi dei Franchi, che la integrarono nel loro sistema
di difesa contro i Saraceni, i pirati che infestavano il Mediterraneo.
Nel XII secolo, la città di Savona divenne parte della
Repubblica di Genova, una delle principali potenze marittime dell'epoca. La
città divenne un importante porto navale e commerciale, e la Repubblica di
Genova utilizzò Savona come base per le sue flotte navali e per il commercio di
merci tra l'Italia e l'Oriente. Durante questo periodo, la città di Savona fu
fortificata con mura e torri di difesa, che sono ancora visibili oggi.
Nel corso dei secoli successivi, la città di Savona ebbe
alti e bassi. Nel XVI secolo, la città fu devastata dalla peste e subì la
dominazione spagnola. Nel XVIII secolo, la città fu sotto il controllo dei
Savoia, che la ampliarono e la modernizzarono con la costruzione di nuovi
edifici pubblici e di importanti infrastrutture come il porto.
Durante il XIX secolo, la città di Savona divenne un
importante centro per l'industria tessile e metallurgica. La città ospitava
numerose fabbriche che producevano tessuti, tessuti di lana e di cotone, e
ferro e acciaio per la costruzione di navi e macchinari industriali.
Nel XX secolo, la città di Savona subì diversi bombardamenti durante la Seconda Guerra Mondiale, ma riuscì a ricostruirsi e modernizzarsi negli anni successivi. Oggi, la città di Savona è una città moderna e vivace, con una popolazione di circa 62.000 abitanti. La città ha una forte economia basata sull'industria, sul turismo e sul commercio. Il porto di Savona è uno dei più importanti del Mediterraneo ed è una delle principali vie di comunicazione per il commercio di merci tra l'Italia e il resto del mondo.
La città di Savona è anche una meta turistica molto
popolare, grazie alla sua posizione sulla costa della Liguria, alle sue
spiagge, ai suoi parchi e ai suoi monumenti storici. Tra le principali
attrazioni turistiche della città, troviamo il Duomo di Savona, un imponente
edificio religioso risalente al XII secolo, la Fortezza del Priamar, una
fortezza militare del XVI secolo che ospita un importante museo archeologico, e
il Palazzo dei Pavoni, un elegante palazzo nobiliare del XVIII secolo.
La città di Savona è anche famosa per le sue tradizioni
gastronomiche, che includono piatti a base di pesce, come la buridda, una zuppa
di pesce tradizionale, e il baccalà, un piatto a base di merluzzo essiccato. La
città produce anche un vino locale chiamato Pigato, che è un vino bianco secco
e aromatico.
La città di Savona ha subito diversi cambiamenti nel corso
dei secoli, ma ha sempre mantenuto la sua identità e la sua cultura uniche.
Oggi, la città è un importante centro economico e culturale della regione della
Liguria, e continua ad attirare visitatori da tutto il mondo grazie alla sua
storia, alle sue tradizioni e alla sua bellezza naturale.
giovedì 9 febbraio 2023
Chiesa di San Lorenzo a Genova
La
Chiesa di San Lorenzo a Genova è un edificio di culto situato nel cuore del
centro storico della città e risale al V secolo. La sua storia è molto antica e
si dice che fosse la prima chiesa cristiana della città. La struttura attuale
risale al XV secolo, quando la chiesa fu ampliata e restaurata per la prima
volta.
Il 9 febbraio 1941, durante la Seconda Guerra Mondiale, la città di Genova fu oggetto di un violento bombardamento aereo da parte dell'aviazione britannica. Durante questo attacco, molte zone della città subirono danni e distruzioni, tra cui la chiesa di San Lorenzo.
La chiesa, che risale al XIII secolo e rappresenta uno dei principali monumenti della città, subì gravi danni a causa del bombardamento. La facciata principale della chiesa crollò, insieme al campanile, e il tetto subì diversi danni. L'interno della chiesa fu gravemente danneggiato, con la perdita di molti degli affreschi e delle opere d'arte che la decoravano.
L'attacco aereo alla città di Genova fece parte di una serie di operazioni militari mirate a distruggere le infrastrutture e le risorse industriali della città, considerate un obiettivo strategico per l'economia italiana durante la guerra. La chiesa di San Lorenzo, purtroppo, fu colpita come molte altre strutture storiche e culturali della città, subendo danni irreparabili.
Nonostante i danni subiti, la chiesa di San Lorenzo fu ricostruita negli anni successivi alla guerra, grazie all'impegno della comunità genovese e all'aiuto del governo italiano.
Le dimensioni della Chiesa di Lorenzo sono davvero imponenti e sorprendenti. La lunghezza della chiesa misura circa 65 metri, mentre la larghezza misura circa 20 metri. La facciata barocca, che risale al XVIII secolo, è alta circa 40 metri e si distingue per la sua maestosità e la sua eleganza.
L'interno
della chiesa è molto spazioso e luminoso, con un'altezza che raggiunge i 20
metri. La navata centrale è molto larga e ariosa, e i pilastri e le colonne
interne sono in marmo verde e bianco, creando un contrasto molto elegante con
il resto della chiesa. Il soffitto è anche molto elaborato e decorato con
affreschi e motivi in legno.
I
materiali utilizzati per la costruzione della Chiesa di San Lorenzo sono
molteplici e naturali, come marmo, pietra, legno e altri materiali. La facciata
barocca è in marmo bianco, con alcune decorazioni in pietra, mentre le colonne
interne sono in marmo verde. Il soffitto è molto elaborato, con affreschi e
motivi in legno.
La
Chiesa di San Lorenzo è considerata un esempio di architettura barocca e un
luogo di culto molto importante per la città di Genova e per la comunità
cattolica locale. Oltre ad essere un importante luogo di culto, la chiesa è
anche un esempio di architettura e di arte, con molti dipinti, sculture e altri
elementi di interesse storico e culturale.
In generale, la Chiesa di San Lorenzo è un luogo molto visitato
e amato dai turisti e dalla popolazione locale, e rappresenta una parte
importante della storia e della cultura di Genova.
lunedì 6 febbraio 2023
Storia di Genova
Genova, città situata sulla costa nord-occidentale dell'Italia, è uno dei centri storici, culturali ed economici più importanti del paese. La sua storia affonda le sue radici nell'antichità, quando era abitata dalle tribù liguri, e attraversa molte epoche e influenze culturali, dal Medioevo all'epoca moderna.
Genova è stata una delle prime città marinare italiane, che ha goduto di grande prosperità grazie al commercio marittimo. Nel XII secolo, Genova si unì alla Lega Marittima, una confederazione di città marinare italiane che dominavano il Mediterraneo occidentale. Questa alleanza rese Genova una potenza navale e commerciale di primo piano, che si espandeva rapidamente sia in termini di territorio che di influenza politica ed economica. La città divenne così uno dei principali centri di scambio commerciale tra l'Oriente e l'Occidente.
La prosperità di Genova durante il Medioevo si riflette nella sua architettura e nella cultura della città. La città vecchia, situata su una collina che domina il porto, è un esempio di architettura medievale con i suoi vicoli stretti, i palazzi storici e le chiese antiche. Tra i principali monumenti della città vecchia si trovano la Cattedrale di San Lorenzo, la Chiesa di San Matteo, la Chiesa di Santa Maria di Castello e il Palazzo Ducale.
Il Palazzo Ducale, costruito nel XIV secolo, è uno dei principali esempi di architettura rinascimentale a Genova. Il palazzo ospita oggi il Museo del Risorgimento e della Resistenza, che racconta la storia dell'unificazione italiana e della lotta partigiana durante la Seconda Guerra Mondiale.
Durante il Rinascimento, Genova fu uno dei principali centri culturali dell'Italia. La città fu la patria di importanti artisti e scrittori, tra cui il pittore Antonello da Messina, il poeta Giorgio Caproni e il filosofo Benedetto Croce.
Con l'espansione del commercio marittimo, la città di Genova divenne un importante centro finanziario. Nel XVII secolo, la Banca di San Giorgio, fondata nel 1407, divenne una delle principali banche d'Europa. La Banca di San Giorgio contribuì alla crescita economica di Genova e alla sua importanza come centro finanziario.
Nel XVIII e XIX secolo, Genova passò sotto il dominio della Francia e successivamente del Regno di Sardegna. Durante questo periodo, la città visse un periodo di sviluppo economico e culturale. Vennero costruiti numerosi palazzi e monumenti storici, tra cui il Teatro Carlo Felice, la Torre degli Embriaci e la Lanterna, il faro simbolo di Genova.
Nel 1861, Genova fu integrata nel nuovo Regno d'Italia e divenne uno dei maggiori porti del paese. Durante la Seconda Guerra Mondiale, la città fu bombardata pesantemente dalle forze alleate, subendo danni significativi. Tuttavia, la città si riprese rapidamente e nel dopoguerra iniziò un periodo di ricostruzione e sviluppo economico. Oggi, Genova è una città moderna e vivace, che conserva ancora il suo patrimonio storico e culturale.
Tra le attrazioni turistiche di Genova ci sono il Porto Antico, una zona rinnovata sul lungomare dove si trovano il famoso Acquario di Genova, il Bigo, una piattaforma panoramica, e il Museo del Mare; il Palazzo Reale, con la sua vasta collezione d'arte; il quartiere di Castelletto, con le sue splendide vedute sulla città e sul mare; e la zona di Carignano, con i suoi eleganti palazzi e i suoi giardini.
Genova è anche famosa per la sua cucina, che riflette l'influenza delle diverse culture che hanno lasciato il loro segno sulla città. Tra i piatti tipici ci sono la focaccia, la farinata, la pasta con il pesto alla genovese e il fritto misto di pesce.
Inoltre, Genova è stata scelta come Capitale Europea della Cultura per il 2004, un riconoscimento che ha confermato il suo ruolo di importante centro culturale.
In conclusione, la città di Genova ha una lunga e affascinante storia che la rende un luogo di grande interesse per i turisti e gli appassionati di storia. La sua architettura medievale e rinascimentale, la sua cultura artistica e letteraria, il suo ruolo nel commercio marittimo e la sua cucina deliziosa sono solo alcune delle ragioni per cui vale la pena visitare questa città. Genova è un luogo dove il passato e il presente si fondono, creando un'atmosfera unica e indimenticabile.
lunedì 10 ottobre 2022
Salone Nautico di Genova 2022
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mercoledì 20 luglio 2022
venerdì 15 ottobre 2021
venerdì 25 giugno 2021
Laigueglia
Laigueglia confina con Alassio e Andora, ed è uno dei comuni più piccoli per abitanti e dimensioni dell'intera Liguria.
L'origine del nome Laigueglia potrebbe derivare secondo fonti storiche da Aquilia ovvero l'aquila raffigurata sullo stemma delle legioni romane che ai tempi varcavano la via Iulia Augusta sopra Laigueglia, una parte della popolazione di questo piccolo paese baciato dalla Baia del Sole è di origine catalana, poichè tra il 1100 e il 1300 abitanti della Catalogna attratti dalla pesca del corallo a Capo Mele vi si stabilirono con le loro famiglie.