Gli amaretti di Sassello hanno origine dall'omonimo paesino
sulle colline dell'appennino ligure, distante, in linea d'area, poco meno di 20
km da Savona, dove, nel 1800 ha origine l'amaretto di Sassello, pasticcino a
base di di mandorle,
fatto con zucchero, bianco
d'uovo, mandorle dolci, mandorle amare e armelline.
Nell’entroterra a cavallo tra Liguria e Piemonte, era abitudine dei contadini
piantare alberi di mandorlo sotto casa,
queste piante producevano quantità di mandorle talmente notevoli da
superare di gran lunga il fabbisogno famigliare annuale, per questo motivo si
pensò di sperimentare il prodotto in pasticceria: Sassello fu il primo paese a
sfruttare l'abbondanza di mandorla prodotta dando vita all’amaretto.
L'amaretto di Sassello differisce da
altri tipi di amaretti prodotti in Italia, per esempio, l'amaretto di Saronno è
più croccante e intriso del liquore omonimo, mentre l'amaretto di Sassello è
più morbido e simile al marzapane.
Ingredienti:
– 200
g di zucchero semolato
– 150 g di mandorle dolci
– 2 bianchi d’uovo
– 150 g di mandorle dolci
– 2 bianchi d’uovo
– essenza di mandorle o 50 g di armelline
– farina 00 se necessaria
Preparazione:
si tritano
le mandorle nel mixer assieme allo zucchero e all’essenza di mandorle, nel frattempo vengono montati gli albumi a neve, poi si mescolano lentamente poco alla volta
i due impasti.
Se l'amaretto risulta un pò troppo morbido è meglio aggiungere
un pò di farina per farlo addensare,si lascia riposare il composto per un paio
d’ore in frigorifero e quando si sarà indurito si preparano, con l'aiuto dello
zucchero a velo delle piccole palline con le mani, mettere gli amaretti su una
teglia rivestita di carta forno, spolverizzata di zucchero a velo, a questo
punto cuocere gli amaretti a 150° per 20-25 minuti fino a che non iniziano
a prendere un colore più marcato.