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giovedì 26 settembre 2024
Sanremo estate 2024
domenica 21 luglio 2024
il Principato di Seborga
Seborga è un piccolo paese di poco più di 300 abitanti, situato a 12 km da Bordighera in provincia d'Imperia famoso per il suo tentativo di proclamarsi Stato indipendente, ma non è mai stato riconosciuto dall'Italia nazione in cui effettivamente si trova e ne fa parte.
Storia
· Origini Medievali: Seborga ha origini antiche, risalenti all'epoca medievale. Nel 954, il conte Guido di Ventimiglia donò il territorio ai monaci benedettini. Nel 1079, il villaggio divenne un principato feudale sotto il controllo dell'abbazia di Lerino, vicino a Cannes.
· Vendita ai Savoia: Nel 1729, Seborga fu venduta al Regno di Sardegna, che era governato dai Savoia. Questa transazione è stata una delle ragioni per cui i sostenitori dell'indipendenza di Seborga sostengono che il villaggio non sia mai stato formalmente integrato nel Regno d'Italia.
La motivazione principale che sta alla base della secessione del Principato di Seborga rispetto all'Italia fu la volontà degli abitanti di preservare e valorizzare la propria identità culturale e le proprie tradizioni, che erano state trascurate o ignorate dalle autorità italiane. In particolare, i cittadini di Seborga si sentivano trascurati dalla politica centrale, che aveva ridotto il ruolo e l'importanza del piccolo comune a livello amministrativo.
L'idea di dichiarare l'indipendenza e di creare un principato fu lanciata dal maestro d'ascia Giorgio Carbone, un personaggio pittoresco e amante della storia, che si ispirò alle vicende del Principato di Monaco per creare il suo progetto politico. Carbone iniziò a promuovere la proposta di indipendenza tra gli abitanti di Seborga, che gradualmente aderirono alla sua visione.
Nel 1963, il comune di Seborga tenne un'assemblea pubblica, durante la quale i cittadini del comune approvarono all'unanimità la proposta di creare un principato indipendente. Fu eletto un principe, il maestro d'ascia Giorgio Carbone, che prese il nome di Sua Altezza Serenissima il Principe Giorgio I. Venne anche approvata una costituzione, che prevedeva un sistema politico basato su una monarchia costituzionale.
Nonostante la dichiarazione di indipendenza, il governo italiano non riconobbe il Principato di Seborga come uno stato sovrano e continuò a considerare Seborga come un comune italiano. Tuttavia, i cittadini di Seborga mantennero la loro autonomia locale, organizzando una propria amministrazione e celebrando le proprie tradizioni e feste.
Negli anni successivi, il Principato di Seborga attirò l'attenzione dei media italiani e internazionali, diventando una sorta di curiosità storica e politica. Il principe Giorgio I mantenne il suo ruolo per molti anni, diventando un personaggio famoso e molto amato dalla popolazione locale.
Nel 1995, il principe Giorgio I morì e venne succeduto dal suo erede, il principe Marcello I che ha poi abdicato nel 2019, gli è succeduta Nina Menegatto come "Principessa Nina".
Il Principato di Seborga continuò a esistere come entità simbolica e culturale, ma non riuscì mai a ottenere il riconoscimento ufficiale come stato sovrano.
Oggi, Seborga è una meta turistica popolare, che attira visitatori da tutto il mondo con la sua storia, il suo borgo medievale, le sue tradizioni e la bellezza dei suoi paesaggi. La dichiarazione di indipendenza e la creazione del Principato di Seborga rappresentano un episodio curioso e affascinante della storia e della cultura italiana.
domenica 19 novembre 2023
Salone Nautico di Genova 2023
mercoledì 21 giugno 2023
Ricette liguri - Sgabei alla savonese
Gli sgabei alla savonese sono un piatto tradizionale della cucina ligure, originario della città di Savona.
L'uso degli sgabei si è poi diffuso nell'entroterra ligure, incluso Savona, dove sono diventati un piatto tipico della tradizione culinaria locale. Nel corso del tempo, la ricetta degli sgabei si è evoluta e sono state apportate alcune modifiche.
Gli sgabei alla savonese sono diversi dagli sgabei di altre zone della Liguria, come quelli di Genova, per esempio. La differenza principale sta nella forma e nella consistenza. Gli sgabei alla savonese sono solitamente tagliati a strisce o rettangoli e hanno una consistenza morbida e leggermente soffice all'interno, mentre quelli di altre zone possono essere più simili a frittelle o gnocchi.
Oggi, gli sgabei alla savonese sono considerati una specialità locale e sono spesso serviti come antipasto o accompagnamento durante i pasti. Vengono gustati caldi e possono essere accompagnati da una varietà di condimenti, come salumi, formaggi, salse o pesto genovese.
Gli sgabei alla savonese rappresentano quindi una parte importante della tradizione culinaria di Savona e della cultura ligure, portando con sé la storia e le radici di questa regione marittima.
500 g di farina 00
· 1 bustina di lievito di birra
· 1 cucchiaino di zucchero
· 1 cucchiaino di sale
· 300 ml di acqua tiepida
· Olio di semi di girasole per friggere
Preparazione:
1. In una ciotola, sciogli il lievito di birra in acqua tiepida con lo zucchero. Lascia riposare per circa 10 minuti finché si forma una schiuma sulla superficie.
2. In una ciotola più grande, mescola la farina e il sale. Aggiungi il lievito attivato e l'acqua. Mescola bene fino a ottenere un impasto liscio e omogeneo.
3. Copri l'impasto con un panno pulito e lascia lievitare in un luogo caldo per circa 1-2 ore, o finché raddoppia di volume.
4. Una volta lievitato, riscalda abbondante olio di semi di girasole in una pentola o in una friggitrice fino a raggiungere la temperatura di circa 180°C.
5. Prendi l'impasto e con le mani leggermente infarinate, stendilo su una superficie di lavoro fino ad ottenere uno spessore di circa mezzo centimetro.
6. Taglia l'impasto in rettangoli o strisce di circa 5-7 cm di lunghezza e 3 cm di larghezza.
7. Friggi gli sgabei pochi pezzi per volta nell'olio caldo fino a quando diventano dorati e croccanti. Scolali con una schiumarola e adagiali su un piatto foderato con carta assorbente per eliminare l'olio in eccesso.
8. Servi gli sgabei caldi come antipasto o accompagnamento. Possono essere gustati da soli o con accompagnamenti come salumi, formaggi, olio d'oliva, salsa di pomodoro o pesto genovese.
Gli sgabei alla savonese sono una delizia da gustare durante una visita a Savona o per ricreare un pezzo di tradizione ligure a casa tua. Buon appetito!
martedì 28 marzo 2023
Ricette liguri - la focaccia di Recco
La focaccia di Recco è una specialità culinaria originaria della cittadina di Recco, in provincia di Genova . Si tratta di una focaccia a base di pasta filante e sottile, farcita con formaggio fresco a pasta filata, chiamato prescinseua, simile alla mozzarella.
La sua storia risale almeno al XVI secolo, quando la ricetta fu creata dalle massaie locali, che impastavano il prescinseua con acqua, farina e olio per formare una sfoglia sottile e croccante, cuocendola poi nei forni a legna. Originariamente la focaccia di Recco era preparata solo in occasione di eventi speciali, come matrimoni e feste patronali.
Nel corso del tempo, la focaccia di Recco divenne sempre più popolare e si diffuse anche in altre regioni italiane, diventando un piatto rinomato e apprezzato in tutta Italia. Nel 2017 è stata riconosciuta come prodotto agroalimentare tradizionale italiano dal Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali.
Oggi la focaccia di Recco viene preparata da panifici e ristoranti in tutta Italia e all'estero, ma la sua ricetta originale è ancora custodita gelosamente dalle famiglie di Recco e dai loro discendenti, che continuano a tramandare l'arte della sua preparazione di generazione in generazione.
Ingredienti:
· 300 g di farina di semola rimacinata
· 300 g di stracchino fresco
· 50 g di burro
· 100 ml di acqua tiepida
· sale q.b.
1. Iniziate preparando l'impasto per la focaccia di Recco: setacciate la farina di semola in una ciotola e aggiungete un pizzico di sale. Se preferite una focaccia più morbida, potete sostituire una parte della farina di semola con farina 00 o farina per pizza.
2. Sciogliete il burro a bagnomaria o nel microonde e unitelo alla farina, mescolando bene con una forchetta.
3. Aggiungete l'acqua tiepida e mescolate con una forchetta fino a formare un impasto omogeneo. Se necessario, aggiungete un po' d'acqua o di farina per regolare la consistenza dell'impasto.
4. Trasferite l'impasto su una spianatoia infarinata e impastate energicamente per circa 10-15 minuti, fino a quando risulterà liscio ed elastico. Coprite l'impasto con un canovaccio umido e lasciatelo riposare per almeno 30 minuti a temperatura ambiente.
5. Nel frattempo, sbriciolate lo stracchino fresco con le mani in una ciotola, fino a renderlo ben sbriciolato e privo di grumi.
6. Riscaldate il forno a 250°C, in modalità ventilato se possibile.
7. Prendete l'impasto e dividetelo in due parti uguali. Con il matterello, stendete ogni parte di impasto su un piano infarinato, fino ad ottenere un disco molto sottile di circa 30 cm di diametro.
8. Trasferite il primo disco di pasta su una teglia da forno rivestita di carta da forno e distribuitevi sopra lo stracchino fresco sbriciolato, lasciando un bordo libero di circa 2 cm. Il segreto per una buona focaccia di Recco è di utilizzare stracchino fresco di alta qualità, con una consistenza cremosa ma non liquida.
9. Coprite il tutto con il secondo disco di pasta, sigillando bene i bordi. Bucherellate la superficie con i rebbi di una forchetta, in modo da permettere all'umidità di fuoriuscire durante la cottura.
10. Infornate la focaccia di Recco per circa 5-7 minuti, fino a quando risulterà dorata e croccante. La cottura della focaccia richiede molta attenzione, poiché la pasta è molto sottile e tende a cuocere molto rapidamente. Il tempo di cottura può variare in base alla potenza del vostro forno, alla quantità di stracchino utilizzato e alla consistenza dell'impasto.
11. Servite subito, tagliando la focaccia a fette con una rotella da pizza.
mercoledì 22 marzo 2023
10 cose da vedere a Genova
Genova è una città ricca di storia e cultura, situata nella regione della Liguria, nel nord-ovest dell'Italia. La città si estende tra il mare e le colline e offre una vasta gamma di attrazioni turistiche, dalle sue famose chiese e palazzi storici alle sue strette stradine del centro storico, passando per il Porto Antico rinnovato di recente e il famoso Acquario. In questo articolo, esploreremo 10 delle attrazioni più popolari di Genova, raccomandate per tutti i visitatori.
La ristrutturazione del Porto Antico di Genova è stata progettata dall'architetto italiano Renzo Piano negli anni '90. Il progetto ha trasformato l'antico porto in un moderno centro culturale e turistico.
Il design di Piano si concentra sull'integrazione del porto con la città circostante. Il porto è stato riorganizzato per creare un lungomare pedonale con una vista panoramica sul mare e sulla città.
Oggi, il Porto Antico di Genova è una meta molto popolare sia per i residenti che per i turisti. Presenta una vasta gamma di attrazioni, tra cui l'Acquario di Genova, il Galata Museo del Mare, il Bigo panoramico, la Biosfera e la Città dei Bambini.
La facciata della cattedrale è caratterizzata da un maestoso portale in marmo bianco e nero, sormontato da una grande rosa a sei punte. L'interno è a tre navate, con colonne in marmo che dividono gli spazi. La cattedrale è famosa per le sue opere d'arte, tra cui il Crocifisso di Andrea Sansovino e le tele di Luca Cambiaso.
Una delle parti più interessanti della cattedrale è la cripta, accessibile dal lato sinistro dell'altare maggiore, dove si possono ammirare i resti di antiche basiliche paleocristiane risalenti al V e VI secolo. Altri punti salienti includono la cappella di San Giovanni Battista, la cappella di San Lorenzo e la cappella del Sacramento.
La Cattedrale di San Lorenzo è una delle attrazioni più importanti di Genova ed è visitata ogni anno da migliaia di turisti e pellegrini provenienti da tutto il mondo.
Il complesso di palazzi dei Rolli è stato dichiarato patrimonio dell'umanità dall'UNESCO nel 2006 e rappresenta un esempio eccezionale dell'architettura civile della città di Genova.
Tra i palazzi più noti del complesso si possono citare il Palazzo Podestà, il Palazzo della Prefettura, il Palazzo Rosso, il Palazzo Bianco, il Palazzo Doria Tursi e il Palazzo Reale. Ogni palazzo è caratterizzato da una facciata monumentale, con ornamenti barocchi, affreschi, stucchi e dipinti.
Il Palazzo dei Rolli è una delle attrazioni più importanti di Genova ed è visitato ogni anno da numerosi turisti e appassionati di storia e architettura. Grazie alla sua importanza storica e culturale, il complesso dei palazzi è spesso utilizzato per ospitare mostre, eventi e manifestazioni culturali.
via Garibaldi è nota per i suoi palazzi storici, molti dei quali risalgono al XVI secolo. I palazzi furono costruiti in stile rinascimentale e barocco, e furono utilizzati come residenze private dai mercanti genovesi. Tra i palazzi più famosi si possono citare il Palazzo Rosso, il Palazzo Bianco e il Palazzo Doria Tursi.
Oggi, molti dei palazzi di via Garibaldi sono aperti al pubblico come musei o gallerie d'arte. Il Palazzo Rosso, ad esempio, ospita una collezione di opere d'arte italiane ed europee dal XV al XVIII secolo, mentre il Palazzo Bianco è famoso per la sua collezione di dipinti fiamminghi e olandesi. Il Palazzo Doria Tursi, invece, ospita la sede del comune di Genova e una vasta collezione di strumenti musicali antichi.
via Garibaldi è una delle strade più suggestive di Genova e offre ai visitatori la possibilità di immergersi nell'atmosfera storica della città. La strada è stata dichiarata patrimonio dell'umanità dall'UNESCO nel 2006, insieme al Palazzo dei Rolli, come esempio eccezionale dell'architettura civile della città di Genova.
Il museo è diviso in diversi percorsi espositivi, che permettono ai visitatori di scoprire la storia di Genova e dei suoi personaggi più illustri, come i Dogi e i Savoia. Tra le opere più importanti presenti nel museo si possono citare i dipinti di Luca Giordano, Giovan Battista Carlone, Orazio Gentileschi e Bernardo Strozzi. Inoltre, il museo ospita anche una vasta collezione di porcellane, tra cui alcune opere realizzate dalla Manifattura di Capodimonte.
Uno dei punti salienti del museo è la Sala del Trono, con il suo soffitto affrescato e il trono settecentesco dei Savoia. Altri spazi degni di nota includono la Sala delle Udienze, la Sala degli Specchi, la Sala del Camino e la Sala delle Stagioni.
Il Museo di Palazzo Reale è una delle attrazioni culturali più importanti di Genova ed è visitato ogni anno da numerosi turisti e appassionati di arte e storia. Grazie alla vastità della sua collezione, il museo offre ai visitatori una visione completa della storia e della cultura della città di Genova.
Il MAO è dedicato all'arte e alla cultura dell'Asia, e in particolare della Cina, del Giappone e dell'India. Il museo è diviso in diverse sezioni, ognuna delle quali presenta una vasta gamma di opere d'arte, oggetti e manufatti di grande valore storico e culturale.
Tra le sezioni più interessanti del museo c'è quella dedicata all'arte cinese, che presenta una vasta collezione di oggetti e manufatti risalenti a diverse epoche storiche. In questa sezione si possono ammirare antiche ceramiche, dipinti su seta e pergamena, e oggetti di uso quotidiano come pentole, utensili da cucina e strumenti agricoli.
La sezione giapponese del museo presenta invece una vasta collezione di oggetti d'arte, tra cui dipinti su carta e seta, antiche armi e armature samurai, e oggetti di ceramica e porcellana.
Infine, la sezione indiana del museo presenta una vasta gamma di opere d'arte, tra cui sculture in pietra e bronzo, manoscritti antichi, dipinti su seta e pergamena, e tessuti decorati.
l'Acquario è diviso in diverse sezioni tematiche che ospitano oltre 15000 animali di oltre 400 specie diverse, tra cui delfini, squali, pinguini e pesci tropicali.
L'Acquario di Genova offre ai visitatori la possibilità di immergersi in un mondo sottomarino, con la presenza di specie rare e spettacolari come i delfini, le orche, le tartarughe marine e gli squali. Il percorso espositivo si snoda attraverso una serie di vasche e acquari tematici, come il padiglione delle meduse, la grande barriera corallina, il tunnel sottomarino, la vasca delle foche e la vasca dei pinguini.
Inoltre, l'Acquario di Genova ha anche un importante ruolo nella conservazione delle specie marine e della biodiversità. Il centro di ricerca dell'acquario si occupa di studiare e monitorare le specie ospitate nell'acquario, con l'obiettivo di promuovere la conoscenza e la salvaguardia degli ecosistemi marini.
L'Acquario di Genova è una delle attrazioni più visitate della città e offre ai visitatori un'esperienza unica e emozionante, soprattutto per i più piccoli. Con la sua vasta collezione di specie marine e la sua attenzione per la ricerca e la conservazione, l'acquario rappresenta un importante punto di riferimento per la cultura e la scienza del mare.
Il percorso espositivo si snoda attraverso diverse sezioni tematiche, che permettono ai visitatori di scoprire la storia della navigazione, della pesca, dell'industria marittima e della vita a bordo delle navi. Tra le sezioni più interessanti del museo si possono citare la ricostruzione di una nave mercantile del XVIII secolo, la sala delle macchine, la sala dei motori e la mostra sui sommergibili.
Il Museo Galata del Mare è inoltre dotato di una sezione dedicata ai bambini, con attività e laboratori didattici che permettono ai più piccoli di imparare in modo divertente e interattivo. Il museo organizza inoltre visite guidate, eventi e mostre temporanee sulla storia e la cultura del mare.
Il percorso espositivo del Castello d'Albertis offre ai visitatori una vasta collezione di oggetti provenienti da tutto il mondo, raccolti dal d'Albertis durante i suoi viaggi intorno al globo. Tra gli oggetti esposti ci sono reperti archeologici, strumenti di navigazione, mappe, documenti e fotografie, che testimoniano la vita e le culture delle popolazioni indigene di Asia, Africa, Oceania e America.
Il castello è inoltre arricchito da una vasta biblioteca, che contiene numerosi testi e documenti storici sulle esplorazioni, sulla navigazione e sulla cultura del mare. All'interno del castello si trova anche un giardino botanico, con una vasta collezione di piante esotiche e tropicali provenienti da tutto il mondo.
Il Castello d'Albertis è una delle attrazioni più interessanti di Genova, sia per la sua architettura storica sia per la sua vasta collezione di oggetti e documenti provenienti da tutto il mondo. Il museo è visitabile tutti i giorni, tranne il martedì, e organizza inoltre visite guidate e laboratori didattici per i più piccoli.
La Passeggiata Anita Garibaldi è caratterizzata dalla presenza di numerosi giardini, parchi pubblici e monumenti storici. Tra le principali attrazioni della passeggiata si possono citare la Villa Grimaldi-Fassio, la Villa Saluzzo Bombrini, il Parco di Nervi e il Castello Mackenzie.
La passeggiata è molto frequentata dagli abitanti di Genova e dai turisti, che possono godere di una splendida vista panoramica sul mare e sulle colline circostanti. Il percorso della passeggiata è inoltre accessibile a piedi, in bicicletta o in scooter elettrico, rendendola una meta ideale per una piacevole passeggiata all'aria aperta.
In sintesi, Genova offre una vasta gamma di attrazioni turistiche che soddisfano i gusti di tutti i visitatori. La città è ricca di storia e cultura, e il suo patrimonio architettonico e artistico è davvero unico. Chiunque visiti Genova non dovrebbe perdere l'occasione di esplorare il suo centro storico, visitare il porto antico, ammirare i palazzi nobiliari e visitare i numerosi musei e attrazioni.
lunedì 27 febbraio 2023
Fortezza del Priamar
La storia della Fortezza del Priamar ha le sue origini nel XVI secolo, quando il Ducato di Savoia decise di costruire un complesso fortificato per difendere la città dagli attacchi dei pirati. La costruzione della fortezza fu affidata all'architetto militare genovese Giovanni Maria Olgiati e iniziò nel 1542.
La Fortezza del Priamar fu costruita su un promontorio roccioso che domina il porto di Savona. La sua posizione strategica ne fece una importante base militare e un punto di riferimento per la difesa della città. La fortezza si estende su un'area di circa 30.000 metri quadrati ed è caratterizzata da mura spesse e torri di difesa.
Tra le torri principali della Fortezza del Priamar si possono citare la Torre del Popolo, la Torre dei Cavalieri, la Torre del Comando e la Torre della Polveriera. Ogni torre aveva una specifica funzione difensiva e costituiva un importante punto di osservazione per la sorveglianza del territorio circostante.
Nel corso dei secoli, la Fortezza del Priamar subì diversi interventi di ristrutturazione e ampliamento. Nel XVIII secolo furono costruite nuove caserme e magazzini per le truppe, mentre nel XIX secolo furono aggiunti i bastioni perimetrali e i fossati.
Dopo la sua funzione militare, la Fortezza del Priamar ha ospitato varie istituzioni, tra cui un ospedale e un carcere. Attualmente, è utilizzata come centro culturale e ospita mostre, concerti e spettacoli teatrali.
La Fortezza del Priamar rappresenta un importante esempio di architettura militare rinascimentale in Italia. La sua struttura è stata progettata per resistere agli attacchi e garantire la sicurezza della città di Savona. La fortezza è stata realizzata con materiali di alta qualità, come la pietra calcarea, il marmo e il tufo, che ne garantiscono la solidità e la resistenza alle intemperie e ai possibili attacchi.
La muratura della Fortezza del Priamar è stata realizzata con la tecnica del filaretto, una tecnica di costruzione in cui le pietre vengono tagliate in modo da adattarsi perfettamente tra loro. Questa tecnica conferisce alle mura della fortezza una maggiore resistenza e solidità.
La Fortezza del Priamar è stata costruita in modo da garantire una difesa a più livelli. Oltre alle mura spesse e alle torri di difesa, la fortezza era dotata di un sistema di fossati e ponti levatoi, che rendevano difficile l'accesso al complesso fortificato.
La Fortezza del Priamar rappresenta una delle principali attrazioni turistiche della città di Savona e della regione della Liguria. Visitare la fortezza permette di immergersi nella storia della regione e di ammirare la maestosità dell'architettura militare rinascimentale italiana.
Oltre alle visite guidate, la Fortezza del Priamar ospita anche mostre ed eventi culturali di vario genere. Tra le mostre ospitate dalla fortezza si possono citare quelle dedicate all'arte contemporanea, alla storia della città di Savona e alla cultura ligure.
Inoltre, la Fortezza del Priamar è stata anche scelta come location per alcune produzioni cinematografiche. Tra i film girati nella fortezza si possono citare "Il Gattopardo" di Luchino Visconti e "Il Cartello" di Ridley Scott.
Oltre alla sua importanza storica e culturale, la Fortezza del Priamar rappresenta anche un importante patrimonio ambientale. La sua posizione sulla costa ligure offre una vista panoramica sul mare e sui paesaggi circostanti, rendendola una meta ideale per gli amanti della natura e delle passeggiate all'aria aperta.
In conclusione, la Fortezza del Priamar rappresenta un importante simbolo della storia e della cultura della regione della Liguria. La sua imponente struttura, la sua posizione strategica e i suoi materiali di alta qualità ne fanno un esempio significativo di architettura militare rinascimentale italiana. La fortezza rappresenta una meta ideale per chi vuole immergersi nella storia e nella cultura della regione, e offre una vista panoramica spettacolare sulla costa ligure.