I
Baci di Alassio e i Baci di Dama piemontesi sono entrambi dolci
tipici italiani formati da due semisfere unite da uno strato di cioccolato, ma
presentano differenze significative in ingredienti, consistenza e origine. Ecco
un confronto dettagliato:
Baci di
Alassio
- Origine: Liguria
(precisamente Alassio, provincia di Savona)
- Impasto: A base
di nocciole tostate, cacao, albume d'uovo, zucchero.
- Farcitura: Ganache al cioccolato (crema morbida
con panna e cioccolato fondente).
- Consistenza: Più
morbida e leggermente umida.
- Aspetto: Le due
semisfere sono rigate, a causa del sac à poche usato per formarle.
- Origine:
Piemonte (soprattutto Tortona, provincia di Alessandria)
- Impasto: A base
di farina di mandorle (o
nocciole), burro, farina, zucchero.
- Farcitura: Cioccolato fondente semplice fuso.
- Consistenza:
Più friabile e sabbiosa, simile a un frollino.
- Aspetto:
Liscio e più tondeggiante, compatto.
Curiosità sui Baci di Alassio
I Baci di Alassio furono inventati dal celebre
pasticcere Rinaldo Balzola,
fornitore della Casa Reale Savoia,
nei primi del '900. Il dolce nacque come souvenir raffinato per i turisti che
frequentavano Alassio, località di mare molto alla moda all’epoca. La ricetta
originale è stata tenuta segreta per molti anni ed è oggi marchio registrato, custodita da alcune
storiche pasticcerie liguri.
Una particolarità interessante è che, non contenendo farina, questi biscotti sono naturalmente privi di glutine, il che li rende adatti anche a chi ha intolleranze (previa verifica degli ingredienti usati).
Curiosità sui Baci di Dama Piemontesi
Il nome “baci di dama” nasce dal loro aspetto
romantico: due biscotti che si uniscono con il cioccolato, proprio come se si
stessero baciando. La ricetta è nata nel Piemonte
ottocentesco, a Tortona,
come modo creativo per valorizzare le nocciole locali, in particolare la Tonda Gentile delle Langhe.
Esiste anche una variante con mandorle al posto delle nocciole, più diffusa ad Alessandria. I baci di dama sono riconosciuti come Prodotto Agroalimentare Tradizionale (PAT) e fanno parte della cultura dolciaria piemontese. Le versioni tradizionali sono molto piccole, pensate per essere servite con il tè o con un bicchiere di vermut.
Curiosità comuni
Entrambi i dolci sono diventati simboli della
pasticceria artigianale italiana e vengono oggi proposti in moltissime
versioni, anche all’estero. Tuttavia, le versioni artigianali originali liguri e piemontesi restano le più
apprezzate dagli intenditori.
Sono perfetti da accompagnare a caffè, vini dolci come il Moscato, o come piccoli regali
gastronomici di grande eleganza.