martedì 5 agosto 2014

La Spezia - parte seconda


La Spezia


La Spezia ponte bianco Thaon di Revel


Ponte Thaon di Revel che collega la Passeggiata Morin con il Porto Mirabello



Passeggiata Morin


cannone sulla passeggiata Morin di La Spezia


monumento di Giuseppe Garibaldi nel bel mezzo dei giardini pubblici di La Spezia


monumento nel Piazzale del Marinaio


monumento equestre di Garibaldi a La Spezia


monumento a Giuseppe Garibaldi


cannone sulla banchina del porto di La Spezia


traffico cittadino davanti al lungomare


Ponte Thaon di Revel di La Spezia


Porto Mirabello


ponte bianco sulla sinistra che collega il Porto Mirabello alla città


Cattedrale del Cristo Re di La Spezia


barche a La Spezia


traghetto Albatros a La Spezia


barche in porto


Benvenuti nel Golfo dei Poeti


navi nel porto dell'arsenale militare di La Spezia


navi militari nel Golfo dei Poeti

vedi anche:



giovedì 17 luglio 2014

Celle Ligure


Celle Ligure


spiaggia di Celle Ligure


spiaggia libera di Celle Ligure




Celle Ligure spiaggia e mare


lungomare Crocetta di Celle Ligure


lungomare di Celle Ligure zona del Lido


Celle Lido con piscina


grande scoglio tra Albissola e Celle Ligure


Celle Ligure fotografata dall'Aurelia


anche per il 2014 assegnata la bandiera blu a Celle Ligure


baia Pappaciann'a di Celle Ligure


Celle Ligure passeggiata


Celle Ligure bagni Pappaciann'a


mangiando sul mare


campanile della Chiesa di Nostra Signora della Consolazione


palme a Celle Ligure


molo di Celle Ligure


mar ligure di Celle Ligure


ombrelloni blu sulla spiaggia di Celle Ligure


Celle Ligure scogli e mare

vedi anche:

mercoledì 4 giugno 2014

Merckx, Savona e il doping


Correva l'anno 1969 e il primo giugno il Giro d'Italia aveva in programma la tappa che portava i corridori da Parma a Savona, una tappa di trasferimento che in teoria non avrebbe dovuto influire sulla classifica di quel Giro d'Italia nè sulla storia del ciclismo, quel giorno vinse Roberto Ballini, ma il fatto eccezionale si verificò al controllo anti-doping: positivo il leader della corsa in maglia rosa Eddy Merckx, ad uno stimolante la fencamfamina.

Il giorno dopo venne fuori la notizia e il telecronista RAI Sergio Zavoli andò a intervistare il grande Merckx nel albergo in cui alloggiava l'Excelsior di Albissola, era incredibile come un cannibale come Merckx che in corsa letteralmente si mangiava gli avversari in quel momento era diventato un agnellino che piangeva come un bambino piccolo a cui hanno appena tolto le caramelle.

All'epoca non esistevano le cure doping dei nostri giorni, ovvero prendere ormoni o Epo per settimane o mesi, ma si prendeva il farmaco dopante appena prima di una corsa o tappa ritenuta importante e la tappa con arrivo a Savona era ritenuta facile e perciò non aveva senso doparsi, per tal motivo ci fu sgomento e incredulità tra i giornalisti,corridori e semplici tifosi, Eddy Merckx tra le lacrime al microfono di Sergio Zavoli si proclamò innocente e ancora adesso dopo oltre 40 anni continua a ribadire che ci un errore ai suoi danni o addirittura una cospirazione contro di lui affinchè il Giro d'Italia lo vincesse Gimondi anzichè Merckx.



Merckx portò avanti l'idea che qualcuno intenzionalmente non volesse che il belga vincesse quel Giro e affermò che 2 o 3 giorni prima dell'inizio del Giro d'Italia del 1969 gli furono offerti dei soldi per non partecipare alla corsa rosa dove ovviamente partiva da strafavorito per la vittoria finale.


Le affermazioni di Merckx in merito al tentativo di corruzione furono fatte dal campione belga forse solo per difendersi davanti all'opinione pubblica, proclamandosi pulito dal versante doping ma vittima di un progetto criminoso nei suoi confronti, il Giro d'Italia si corre in Italia e a molti faceva comodo una vittoria italiana anzichè del Cannibale belga.

C'è da dire che fino al Tour de France del 1967 i controlli anti-doping non esistevano, e quando iniziarono i primi controlli il regolamento era controverso: tra i prodotti non consentiti ritenuti dopanti alcuni non lasciavano traccia nelle urine e non si riusciva a identificarli, mentre altri che erano consentiti lasciavano tracce alimentando sospetti.

Nel Giro d'Italia del 1968 all'ultima tappa cadde nei controlli anti-doping Felice Gimondi che arrivò terzo nella classifica finale ma poi venne scagionato e tale precedente rammentò Eddy Merckx quando a sua volta a Savona gli accadde la stessa cosa, se Gimondi era stato scagionato allora anche il campione belga voleva esser condonato.

Merckx invece venne estromesso dalla corsa rosa e il Giro d'Italia del 1969 lo vinse Gimondi, il campione belga fu
squalificato per un mese e perciò impossibilitato a partecipare al Tour de France, Eddy fece reclamo e credendo nella sua presunta innocenza gli venne ridotta la squalifica.

A quel punto a Merckx fu ridata la chance di poter correre il Tour de France e il campione belga stravinse la corsa francese rifilando quasi 18 minuti di distacco al secondo.

Che Merckx fosse o non fosse dopato nessuno potrà mai dirlo con certezza, fattostà che il doping è sempre esistito nel ciclismo e anche i fuoriclasse del pedale osannati e idolatrati dalla gente non possono essere esentati dai controlli e dalle relative confische delle loro vittorie e trofei in caso di positività al doping.

vedi anche:
il Giro d'Italia arriva a Rapallo (2011)
il Giro d'Italia arriva a Sestri Levante (2012)
il Giro d'Italia arriva a Savona (2014)

venerdì 23 maggio 2014

Il Giro d'Italia arriva a Savona


Dopo 2 anni la Liguria torna ad essere sede di un arrivo di tappa del Giro d'Italia, questa volta è Savona ad ospitare l'arrivo dei girini.

Lunghissima frazione di 249 km da Collecchio a Savona, alla vigilia molti corridori vogliono entrare in fuga e ciò determina una partenza forsennata della tappa, la prima ora di corsa viene percorsa a 50 km/h di media, alla fine riescono a trovare la fuga 23 corridori, che rimangono in 14 a metà corsa e sono: Bongiorno, Deignan, Monsalve, Dani Moreno, Mourey, Moreno Moser, Polanc, Preidler, Quemeneur, Nicholas Roche, Rovny, Sicard, Thurau e Vorganov, in seguito s'inserirà anche Enrico Barbin.

Il loro vantaggio massimo arriva a sfiorare i 5 minuti, poi il gruppo della maglia rosa reagisce sopratutto sotto l'impulso della Androni Giocattoli che non è riuscita a inserire uno dei suoi corridori nella fuga della giornata.

Quando si arriva al primo passaggio sotto la Torre LeonPancaldo a Savona i fuggitivi hanno poco più di un minuto e mezzo di vantaggio e devono ancora fare la salita di Naso di Gatto.

passaggio del Giro d'Italia sotto la Torre Leon Pancaldo di Savona

Sull'ultima asperità di giornata il gruppo s'avvicina la fuga iniziale viene chiusa e s'alternano diversi attacchi, tra i più attivi Arredondo, Preidler, Pellizotti, Rolland, Losada e Zardini ma il gruppo della maglia rosa Cadel Evans riprende tutti e sulla discesa da Naso di Gatto rimangono una quarantina di corridori a giocarsi l'arrivo dell'undicesima tappa del Giro d'Italia 2014.

A 20 km dal traguardo timido scatto di Michael Rogers, sembra uno dei tanti tentativi destinati a fallire invece l'australiano inizia a prendere un vantaggio che diventerà incolmabile per tutti a Savona arriva da solo staccando di 10 secondi il gruppo regolato da  Simon Geschke, terzo Enrico Battaglin, per Rogers è la prima vittoria al Giro d'Italia dopo 12 anni da professionista, mentre Cadel Evans mantiene la maglia rosa.

Savona ospita il Giro d'Italia




Giro d'Italia 2014

undicesima tappa 21 maggio 2014
Collecchio - Savona di 249 km

1  ROGERS Michael                         5h 48m 07s  abbuono 10 secondi
2  GESCHKE Simon                                    a 10s  abbuono  6 secondi
3  BATTAGLIN Enrico                                      st  abbuono   4 secondi
4  KELDERMAN Wilco                                     st
5  BRAMBILLA Gianluca                                  st
6  MOSER Moreno                                           st
7  HESJEDAL Ryder                                         st
8  RABOTTINI Matteo                                      st
9  DUARTE AREVALO Fabio Andres                 st
10 VUILLERMOZ Alexis                                    st

Maglia Rosa Cadel Evans


Beppe Conti e Alessandra De Stefano sul palco del Processo alla tappa


Stefano Garzelli e Silvio Martinello


Andrea De Luca e Max Lelli


Savona saluta il Giro d'Italia


il megaschermo trasmette il Giro


Fortezza Priamar di Savona addobbata per il Giro d'Italia


Tutti i vincitori delle tappe con arrivo in Liguria dal 2000 in poi:

Giro d'Italia 2000 vincitore Garzelli
31 maggio 2000, diciassettesima tappa Meda – Genova di 236 km

primo      Alvaro Gonzalez de Galdeano
secondo   Svorada a 24"
terzo       Konyshev a 24"


Giro d'Italia 2001 vincitore Simoni
6 giugno 2001, diciassettesima tappa Sanremo – Sanremo di 123 km

primo      Caucchioli

secondo   Azevedo a 2"
terzo       Ullrich a 27"



Giro d'Italia 2002 vincitore Savoldelli
18 maggio 2002, sesta tappa Cuneo – Varazze di 191 km

primo      Lombardi

secondo   Marzoli       stesso tempo
terzo       Grabsch      s.t.


Giro d'Italia 2004 vincitore Cunego
8 maggio 2004, prologo a cronometro Genova – Genova di 6,9 km

primo      McGee
secondo   Pollack a 10"
terzo       Popovich a 20"


Giro d'Italia 2005 vincitore Savoldelli
25 maggio 2005, sedicesima tappa Lissone – Varazze di 210 km

primo      Le Mevel
secondo   Brandt a 9"
terzo       Vanotti a 16"


Giro d'Italia 2006 vincitore Basso
19 maggio 2006, dodicesima tappa Livorno – Sestri Levante di 165 km

primo      Horrach
secondo   Engels a 5"
terzo       Sella a 5"


Giro d'Italia 2007 vincitore Di Luca
22 maggio 2007, decima tappa Lido di Camaiore – Santuario della Madonna della Guardia di 250 km

primo      Piepoli
secondo   Di Luca a 18"
terzo       Andy Schleck a 27"


Giro d'Italia 2009 vincitore Menchov
20 maggio 2009, undicesima tappa Torino - Arenzano di 214 km


primo      Cavendish 

secondo   Farrar        stesso tempo
terzo       Petacchi     s.t.


Giro d'Italia 2009 vincitore Menchov
21 maggio 2009, dodicesima tappa cronometro individuale Sestri Levante – Riomaggiore di 60 km

primo      Menchov
secondo   Leipheimer a 20"
terzo       Garzelli a 1'03"


Giro d'Italia 2011 vincitore Scarponi

9 maggio 2011, terza tappa Reggio Emilia - Rapallo di 173 km

primo      Vicioso Arcos
secondo   Millar                stesso tempo
terzo       Lastras Garcia    s.t.


Giro d'Italia 2012 vincitore Hesjedal
17 maggio 2012, quattordicesima tappa Seravezza - Sestri Levante di 155 km

primo       Bak
secondo  Casar a 11"  

terzo      Amador Bikkazakova a 11"



Giro d'Italia 2014 vincitore Quintana
21 maggio 2014, undicesima tappa Collecchio - Savona di 249 km

primo        Rogers
secondo    Geschke a 10"
terzo         Battaglin a 10"

vedi anche: